martedì 3 maggio 2016

PhotoGame IMMAGINI IN LIBERTÀ 2016

Durante la Mostra collettiva "Immagini in Libertà 2016" vi è stato un PhotoGame, a tutti i visitatori gli è stata data una scheda e chiesto di segnare le tre foto che lo avrebbero colpito di più.
Alla fine dei 3 giorni di mostra abbiamo fatto lo spoglio e le tre foto che sono state ritenute piu belle sono:
1) Matteo Bini  di Lucca, dal titolo "90 anni in uno sguardo"
2) Chiara Zanon di Padova, dal titolo "Ballerina"
3) Alessandra Fava di Lucca, dal titolo "Orage sunset"
tutte le altre 54 tutte a pari merito.

Matteo Bini
"90 anni in uno sguardo"

Chiara Zanon
"Ballerina"

Alessandra Fava
"Orage sunset"

Copertine della 16a settimana 2016



Ecco le foto ritenute più belle dai Membri del gruppo.
Settimana dal 18 al 23 aprile 2016.

18 aprile
Adriano Carbone

19 aprile
Sabrina Ugolini

20 aprile
Sabrina Ugolini

21 aprile
Gastaldo Francesco

22 aprile
Giovanna Vacca

23 aprile
Lodovica Tronca

24 aprile
Fausto Ferretti


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Le foto di copertina vengono scelte dai membri del gruppo,
con i loro like.


Foto della Settimana (Ireneo Postiglione)

La piu bella foto della 

16a settimana 2016

Ireneo Postiglione



mercoledì 20 aprile 2016

Copertine della 15a settimana 2016



Ecco le foto ritenute più belle dai Membri del gruppo.
Settimana dal 11 al 17 aprile 2016.

11 aprile
Adriana Focus

12 aprile
Roby Carsi

13 aprile
Sergio Capacchione

14 aprile
Saro Di Bartolo

15 aprile
Massimo Bertozzi

16 aprile
Raffaella Esposito

17 aprile
Giovanna Cavallo

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Le foto di copertina vengono scelte dai membri del gruppo,
con i loro like.



domenica 17 aprile 2016

Foto della Settimana (Massimo Bertozzi)

La piu bella foto della 

15a settimana 2016

Massimo Bertozzi

Questo weekend FiAL vede in vetrina la pregevole fotografia di Massimo Bertozzi.
Ancora una volta uno scatto dove la luce la fa da padrona, ancora una volta una fotografia nel vero senso della parola.
Si può intendere ed estendere il significato "moderno" di fotografia in forma d'arte contemporanea eseguita partendo dal mezzo fotografico ed elaborando al
computer, si possono creare effetti di ogni tipo, fotomontaggi e tutto quello che la fantasia e la tecnologia oggi ci permette, ma di fronte ad una immagine come quella che porto oggi alla vostra attenzione, non si può che riconoscere l'essenza della vera fotografia, come è stata e sempre sarà.
Basta un filo di luce e si possono ottenere, curando tempo di scatto ed apertura del diaframma, immagini di grande impatto, sia tecnico che estetico.
Anche un piccolo gesto, visto e rivisto, ripetuto quasi meccanicamente, può diventare se interpretato nella giusta maniera da parte del fotografo, una grande
immagine comunicativa.
Tutta l'intimità tra il fumatore e la sua sigaretta e tutta la cura che mette, con desiderio e passione, nell'accendersi l'ennesima compagna di un attimo effimero, sono qui catturati con maestria e l'emozione percepita è forte, anche per chi non ha mai fumato.
La luce sprigionata dalla piccola fiammella illumina la scena essenziale, quasi scarna, e mostra questo gesto, che pare perfino amorevole, tra l'uomo e l'oggetto di cui è schiavo, come spesso si è schiavi della persona amata e con la quale si indulge in carezze e affetti quasi protettivi.
Una luce che appare come una visione in mezzo al buio, sottolineando così l'intimità dell'azione e rafforzando il concetto, se si vuole anche negativo, del vizio del fumo che rende l'uomo schiavo quasi di una cerimonia ripetuta all'infinito; sottolineando e portando alla ribalta l'inizio di un gioco a due tra il fumatore e la sigaretta, dove sicuramente chi comanda il gioco non è l'umano che s'illude di condurre il ballo, ma quel cilindretto diabolico che pur essendo piccolo e fragile, domina subdolamente tutti i suoi spasimanti.
Un plauso al nostro Ireneo che spesso ci regala scatti di particolare pregio e che in questa occasione ha dato prova, oltre di gran tecnica, di sensibilità e cura nel proporre un soggetto interessante sia nell'aspetto etologico che psicologico.

"Bag"

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La foto sono stata scelta unicamente
per importanza ed impatto del soggetto,
per la tecnica realizzata,
per composizione ed emozione comunicata.
In nessun modo vengono tenuti in considerazione 
I commenti e gli apprezzamenti che 
le stesse hanno raccolto sulla
Bacheca del Gruppo. 

Foto della Settimana (Vittorio Bersani)

La piu bella foto della 

14a settimana 2016

Vittorio Bersani

Questa settimana il weekend FiAL vedrà in vetrina la stupenda fotografia di Vittorio Bersani.
Nel rigoroso rispetto del termine fotografia (scrivere con la luce) questo scatto rispecchia al cento per cento tutto quello che dovrebbe essere una vera fotografia: il saper catturare la luce in modo sapiente e piacevole nella varie occasioni che ci troviamo davanti. 
Riuscire cioè a cogliere, secondo quello che il fotografo vede, a creare da una situazione se volete banale, un'opera visiva degna di nota e che cattura l'attenzione. 
Di fronte ad uno scatto del genere, che può anche non piacere ai più, nessuno resta indifferente, comunque. 
Ci sarà chi andrà oltre pensando "Ma che roba è? 
Non ci capisco nulla…"; altri si soffermeranno e penseranno "Però, c'è qualcosa che mi attrae…"; altri ancora "Ecco, una vera foto fatta da un vero fotografo". 
A qualunque categoria apparteniate, voglio farvi riflettere su una cosa ed apro una piccola parentesi.
Ci sono foto che piacciono per i colori, per la bellezza del soggetto, per i ricordi che suscitano o una emozione. 
Queste sono le foto più facili che tutti, anche senza cultura fotografica, riescono ad apprezzare e spesso a leggere secondo la propria interpretazione. 
Poi ci sono le foto più tecniche, quelle che spesso ai più non dicono nulla, dove la maggioranza delle persone che si avvicinano alla fotografia hanno difficoltà a capirne il senso, ad apprezzarle. Qui entra in gioco, oltre alla propria individuale sensibilità, il percorso che ognuno di noi ha fatto nell'ambito delle arti visive, a quanto si è preparati alla visione artistica delle opere, a quanto tempo abbiamo dedicato alla nostra formazione storica ed artistica della cultura individuale. 
Quanti musei abbiamo visitato? Quante riviste o libri d'arte abbiamo sfogliato? Quanto tempo abbiamo dedicato al sapere? E non parlo solo di fotografia, ma anche di arte in genere, anche perché sempre più la fotografia sta diventando (lo era già, ma ora la stiamo scoprendo di più) una forma d'arte.
In sintesi, per apprezzare una forma d'arte bisogna possedere un bagaglio culturale, avere una formazione che ci permetta di valutarne tutti gli aspetti, qualcosa che ci dia strumenti per apprezzarne il valore, aldilà di quello che ci può piacere ad un primo impatto. 
Qualcosa che ci permetta di farci domande del tipo: perché lo ha fatto? Cosa intendeva l'artista? Cosa ci vedo io, attingendo alla mia esperienza e cultura?
Le emozioni sono la prima chiave che ci porta d'istinto a leggere una foto (o un'opera d'arte visiva), ma è il cervello che ce ne fa apprezzare tutti i pregi, anche quelli nascosti.
Ritornando alla foto del nostro Vittorio, posso solo aggiungere che qua si toccano alti livelli espressivi fotografici ed artistici, che sono conseguenza della personale tecnica e cultura dell'autore e che fanno leva sulle basi della fotografia quali l'uso della luce per creare immagini particolari e la composizione. 
Complimenti di nuovo, veramente uno scatto che non lascia indifferenti!

"Bag"

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La foto sono stata scelta unicamente
per importanza ed impatto del soggetto,
per la tecnica realizzata,
per composizione ed emozione comunicata.
In nessun modo vengono tenuti in considerazione 
I commenti e gli apprezzamenti che 
le stesse hanno raccolto sulla
Bacheca del Gruppo. 

giovedì 14 aprile 2016

BAMBINI CHE SI PERDONO NEL BOSCO di Yvonne Vionnet‎

BAMBINI CHE SI PERDONO NEL BOSCO 
di Yvonne Vionnet‎

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Un portfolio oltre ad essere la rappresentazione di un tema o una sequenza di foto con comuni caratteristiche, o la narrazione visiva di un reportage di viaggi o cronaca, può essere un racconto di fantasia come questo delicato e fiabesco che ci propone la nostra Yvonne. 
Un susseguirsi di immagini soffuse e dense del pathos degno di una favola per bambini.

"Bag"










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Progetto a Portfolio, pubblicato sulla pagina "Foto a tema di FiAL".


martedì 12 aprile 2016

Copertine della 14a settimana 2016



Ecco le foto ritenute più belle dai Membri del gruppo.
Settimana dal 4 al 10 aprile 2016.

4 aprile
Paolo Pacini‎

5 aprile
Miriam D'Ovidio

6 aprile
Giusy Simoncini

7 aprile
Massimo Beretta

8 aprile
Lauro Dini

9 aprile
Roby Carsi

10 aprile
Rosanna Di Giuseppe Borioli

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Le foto di copertina vengono scelte dai membri del gruppo,
con i loro like.

sabato 9 aprile 2016

CIRQUE DU SOLEIL di Giuseppe Leonardi

CIRQUE DU SOLEIL di Giuseppe Leonardi
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Una interessante sequenza di uno spettacolare numero acrobatico da Circo è quella che ci propone Giuspeppe Leonardi, in questo suo bel portfolio in bianco e nero. 
L'eleganza e le grandi doti dei due ballerini acrobati volanti sono messe in evidenza
da alcuni scatti on stage che riprendono la scena nel buio della cupola circense con la sola illuminazione di fari di scena. 
Non sono immagini colte durante le prove, ma direttamente in mezzo al pubblico, durante lo spettacolo con tutte le difficoltà del caso.

"Bag"







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Progetto a Portfolio, pubblicato sulla pagina "Foto a tema di FiAL".


venerdì 8 aprile 2016

Copertine della 13a settimana 2016




Ecco le foto ritenute più belle dai Membri del gruppo.
Settimana dal 28 marzo al 3 aprile 2016.

28 marzo
Laura Magistrelli

29 marzo
Fransci Mariella

30 marzo
Roby Carsi

31 marzo
Pippo Biribim

1 aprile
Massimo Bertozzi

2 aprile
Alessandra Moschini

3 aprile
Annamaria Barbieri

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Le foto di copertina vengono scelte dai membri del gruppo,
con i loro like.


domenica 3 aprile 2016

Foto della Settimana (Gian Luca Bertarelli)

Foto ritenuta migliore dagli Admin del gruppo, 
13a settimana 2016

Gian Luca Bertarelli

E' di Gian Luca Bertarelli la foto della settimana di questo weekend FiAL.
Con una bella ed intensa fotografia in bianco e nero, ci rende partecipi di una emozione forte ben ripresa tecnicamente e composta in modo creativo. 
Sia che si tratti di una foto di scena, vista la teatralità del gesto e la scenografia, sia che sia stata immaginata e creata dal nostro Gian Luca quello che conta alla fine è il risultato, che oggettivamente è sotto gli occhi di tutti. 
Nel primo caso ci vuole bravura, prontezza e colpo d'occhio a scegliere l'inquadratura e il momento giusto; nel secondo caso entra in ballo la creatività, oltre alla tecnica.
Una foto che ci parla di uno stato dell'anima, che ci coinvolge fin dal primo sguardo, che racconta una storia cogliendo un attimo di vita. 
La costruzione allegorica con lo specchio e l'occhio gigante che scruta oltre, ci conduce dritti ad un genere fotografico concettuale e surreale, non siamo di fronte certamente al solito ritratto. 
Anche se, devo dire in tutta sincerità, è molto più ritratto questo che tanti scatti tipo tessera di volti umani inespressivi che si vedono in giro spacciati per ritratti. 
Il ritratto infatti deve essere una sorta di tratteggio del carattere, della personalità e della indole profonda del soggetto fotografato. 
Non deve essere una semplice rappresentazione di un volto, ci vuole un certo coinvolgimento, una sorta di complicità tra fotografo e modella.
La costruzione poi della composizione ci fa riflettere sul modo che abbiamo di leggere una immagine. 
Siamo abituati, il nostro occhio ed il nostro cervello, a leggere da sinistra a destra quindi quello che facciamo istintivamente è quello di andare a leggere la fotografia come fosse uno scritto, partendo da una parte e andando dall'altra. 
Questo se la foto è ben fatta, altrimenti il nostro occhio vaga alla ricerca di un percorso plausibile… Qui abbiamo un preciso itinerario da percorrere, che lo stesso autore ha costruito per noi, che a poco a poco ci svela il vero soggetto dell'immagine: la donna e la sua espressione intensa all'estrema destra. Lo fa introducendoci in un mondo surreale, sfocato, un occhio indagatore che sembra scrutare dentro l'anima di ognuno, poi il riflesso anch'esso leggermente sfocato, come una sorta di risveglio da un sogno (o da un incubo) che ci fa intravvedere il personaggio che sta acquistando forma e come fosse una dissolvenza di passaggio, come in una sequenza cinematografica, alla fine appare nitida la modella che con quel suo bellissimo gesto teatrale impersonifica tutti noi in un momento di sconforto, di abbattimento, di tristi pensieri.
Complimenti a Gian Luca e, mi raccomando, non soffermatevi solo sulle apparenze, solo sul primo strato delle foto che osservate, e concedetevi un attimo in più per capire o interpretare cosa ci può essere dietro un bellissimo e riuscitissimo scatto del genere.

"Bag"

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La foto sono stata scelta unicamente
per importanza ed impatto del soggetto,
per la tecnica realizzata,

per composizione ed emozione comunicata.
In nessun modo vengono tenuti in considerazione 
I commenti e gli apprezzamenti che 
le stesse hanno raccolto sulla

Bacheca del Gruppo.