Foto ritenuta migliore dagli Admin del gruppo,
13a settimana 2016
Gian Luca Bertarelli
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E' di Gian Luca Bertarelli la foto della settimana di questo weekend FiAL.
Con una bella ed intensa fotografia in bianco e nero, ci rende partecipi di una emozione forte ben ripresa tecnicamente e composta in modo creativo.
Sia che si tratti di una foto di scena, vista la teatralità del gesto e la scenografia, sia che sia stata immaginata e creata dal nostro Gian Luca quello che conta alla fine è il risultato, che oggettivamente è sotto gli occhi di tutti.
Nel primo caso ci vuole bravura, prontezza e colpo d'occhio a scegliere l'inquadratura e il momento giusto; nel secondo caso entra in ballo la creatività, oltre alla tecnica.
Una foto che ci parla di uno stato dell'anima, che ci coinvolge fin dal primo sguardo, che racconta una storia cogliendo un attimo di vita.
La costruzione allegorica con lo specchio e l'occhio gigante che scruta oltre, ci conduce dritti ad un genere fotografico concettuale e surreale, non siamo di fronte certamente al solito ritratto.
Anche se, devo dire in tutta sincerità, è molto più ritratto questo che tanti scatti tipo tessera di volti umani inespressivi che si vedono in giro spacciati per ritratti.
Il ritratto infatti deve essere una sorta di tratteggio del carattere, della personalità e della indole profonda del soggetto fotografato.
Non deve essere una semplice rappresentazione di un volto, ci vuole un certo coinvolgimento, una sorta di complicità tra fotografo e modella.
La costruzione poi della composizione ci fa riflettere sul modo che abbiamo di leggere una immagine.
Siamo abituati, il nostro occhio ed il nostro cervello, a leggere da sinistra a destra quindi quello che facciamo istintivamente è quello di andare a leggere la fotografia come fosse uno scritto, partendo da una parte e andando dall'altra.
Questo se la foto è ben fatta, altrimenti il nostro occhio vaga alla ricerca di un percorso plausibile… Qui abbiamo un preciso itinerario da percorrere, che lo stesso autore ha costruito per noi, che a poco a poco ci svela il vero soggetto dell'immagine: la donna e la sua espressione intensa all'estrema destra. Lo fa introducendoci in un mondo surreale, sfocato, un occhio indagatore che sembra scrutare dentro l'anima di ognuno, poi il riflesso anch'esso leggermente sfocato, come una sorta di risveglio da un sogno (o da un incubo) che ci fa intravvedere il personaggio che sta acquistando forma e come fosse una dissolvenza di passaggio, come in una sequenza cinematografica, alla fine appare nitida la modella che con quel suo bellissimo gesto teatrale impersonifica tutti noi in un momento di sconforto, di abbattimento, di tristi pensieri.
Complimenti a Gian Luca e, mi raccomando, non soffermatevi solo sulle apparenze, solo sul primo strato delle foto che osservate, e concedetevi un attimo in più per capire o interpretare cosa ci può essere dietro un bellissimo e riuscitissimo scatto del genere.
"Bag"
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La foto sono stata scelta unicamente
per importanza ed impatto del soggetto,
per la tecnica realizzata,
per composizione ed emozione comunicata.
In nessun modo vengono tenuti in considerazione
I commenti e gli apprezzamenti che
le stesse hanno raccolto sulla
Bacheca del Gruppo.
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