La piu bella foto della
15a settimana 2016
Massimo Bertozzi |
Questo weekend FiAL vede in vetrina la pregevole fotografia di Massimo Bertozzi.
Ancora una volta uno scatto dove la luce la fa da padrona, ancora una volta una fotografia nel vero senso della parola.
Si può intendere ed estendere il significato "moderno" di fotografia in forma d'arte contemporanea eseguita partendo dal mezzo fotografico ed elaborando al
computer, si possono creare effetti di ogni tipo, fotomontaggi e tutto quello che la fantasia e la tecnologia oggi ci permette, ma di fronte ad una immagine come quella che porto oggi alla vostra attenzione, non si può che riconoscere l'essenza della vera fotografia, come è stata e sempre sarà.
Basta un filo di luce e si possono ottenere, curando tempo di scatto ed apertura del diaframma, immagini di grande impatto, sia tecnico che estetico.
Anche un piccolo gesto, visto e rivisto, ripetuto quasi meccanicamente, può diventare se interpretato nella giusta maniera da parte del fotografo, una grande
immagine comunicativa.
Tutta l'intimità tra il fumatore e la sua sigaretta e tutta la cura che mette, con desiderio e passione, nell'accendersi l'ennesima compagna di un attimo effimero, sono qui catturati con maestria e l'emozione percepita è forte, anche per chi non ha mai fumato.
La luce sprigionata dalla piccola fiammella illumina la scena essenziale, quasi scarna, e mostra questo gesto, che pare perfino amorevole, tra l'uomo e l'oggetto di cui è schiavo, come spesso si è schiavi della persona amata e con la quale si indulge in carezze e affetti quasi protettivi.
Una luce che appare come una visione in mezzo al buio, sottolineando così l'intimità dell'azione e rafforzando il concetto, se si vuole anche negativo, del vizio del fumo che rende l'uomo schiavo quasi di una cerimonia ripetuta all'infinito; sottolineando e portando alla ribalta l'inizio di un gioco a due tra il fumatore e la sigaretta, dove sicuramente chi comanda il gioco non è l'umano che s'illude di condurre il ballo, ma quel cilindretto diabolico che pur essendo piccolo e fragile, domina subdolamente tutti i suoi spasimanti.
Un plauso al nostro Ireneo che spesso ci regala scatti di particolare pregio e che in questa occasione ha dato prova, oltre di gran tecnica, di sensibilità e cura nel proporre un soggetto interessante sia nell'aspetto etologico che psicologico.
Ancora una volta uno scatto dove la luce la fa da padrona, ancora una volta una fotografia nel vero senso della parola.
Si può intendere ed estendere il significato "moderno" di fotografia in forma d'arte contemporanea eseguita partendo dal mezzo fotografico ed elaborando al
computer, si possono creare effetti di ogni tipo, fotomontaggi e tutto quello che la fantasia e la tecnologia oggi ci permette, ma di fronte ad una immagine come quella che porto oggi alla vostra attenzione, non si può che riconoscere l'essenza della vera fotografia, come è stata e sempre sarà.
Basta un filo di luce e si possono ottenere, curando tempo di scatto ed apertura del diaframma, immagini di grande impatto, sia tecnico che estetico.
Anche un piccolo gesto, visto e rivisto, ripetuto quasi meccanicamente, può diventare se interpretato nella giusta maniera da parte del fotografo, una grande
immagine comunicativa.
Tutta l'intimità tra il fumatore e la sua sigaretta e tutta la cura che mette, con desiderio e passione, nell'accendersi l'ennesima compagna di un attimo effimero, sono qui catturati con maestria e l'emozione percepita è forte, anche per chi non ha mai fumato.
La luce sprigionata dalla piccola fiammella illumina la scena essenziale, quasi scarna, e mostra questo gesto, che pare perfino amorevole, tra l'uomo e l'oggetto di cui è schiavo, come spesso si è schiavi della persona amata e con la quale si indulge in carezze e affetti quasi protettivi.
Una luce che appare come una visione in mezzo al buio, sottolineando così l'intimità dell'azione e rafforzando il concetto, se si vuole anche negativo, del vizio del fumo che rende l'uomo schiavo quasi di una cerimonia ripetuta all'infinito; sottolineando e portando alla ribalta l'inizio di un gioco a due tra il fumatore e la sigaretta, dove sicuramente chi comanda il gioco non è l'umano che s'illude di condurre il ballo, ma quel cilindretto diabolico che pur essendo piccolo e fragile, domina subdolamente tutti i suoi spasimanti.
Un plauso al nostro Ireneo che spesso ci regala scatti di particolare pregio e che in questa occasione ha dato prova, oltre di gran tecnica, di sensibilità e cura nel proporre un soggetto interessante sia nell'aspetto etologico che psicologico.
"Bag"
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La foto sono stata scelta unicamente
per importanza ed impatto del soggetto,
per la tecnica realizzata,
per composizione ed emozione comunicata.
In nessun modo vengono tenuti in considerazione
I commenti e gli apprezzamenti che
le stesse hanno raccolto sulla
Bacheca del Gruppo.
Buongiorno, con tutto il rispetto c'è un'errore, questa foto non è di Ireneo Postiglione ma di Massimo Bertozzi di Cesena, grazie a chiunque vorrà correggere, un saluto e buona luce
RispondiEliminaGrazie della segnalazione, è stata proprio una svista, visto che il nome dell'Autore si leggeva sia nel titolo che sotto la foto, unica cosa, mi avrebbe fatto piacere ringraziare una persona con almeno il nome.
EliminaPaolo Bini